Cinque luoghi sacri si nel perimetro delle mura di San Michele
Tra le emergenze monumentali di Teggiano il complesso di San Michele Arcangelo rappresenta uno degli episodi storico-artistici più interessanti. Ben cinque luoghi sacri si addensano nel perimetro delle solide mura: la chiesa dell’Arcangelo, lo spazio della confraternita con il sottostante ossario, la cripta di Santa Venera e l’ex cappella di Sant’Eligio. L’origine del complesso, stratificatosi nel corso dei secoli, appare incerta e secondo gli storici dell’Ottocento potrebbe risalire età longobarda su un preesistente teatro o odèon romano, mentre studi più recenti assegnano la costruzione ad epoca normanna. La chiesa di San Michele, restaurata negli anni Novanta del XX secolo, appare in una veste ibrida, tra le nudità delle pareti del presbiterio e la decorazione tardo ottocentesca della navata; la cripta di Santa Venera, al contrario, mantiene un aspetto originale e caratteristico con un ambiente voltato con crociere, sorrette da tozze colonne con capitelli di reimpiego. Alcuni di questi capitelli, di carattere zoomorfo rimandano alle rappresentazioni del bestiario medievale. Nel sito del museo lapidario, esisteva un tempo la cappella di Sant’Eligio, patrono di una corporazione di fabbri ed orefici, a cui si accedeva mediante un portico angolare voltato, ora inglobato negli spazi museali.