La cattedrale, con presbiterio rialzato e sottostante cripta del VI sec. d.C., con quattordici colonne d’età romana, fu edificata nell’XI secolo, da Roberto il Guiscardo e consacrata dall’arcivescovo salernitano Alfano I, nel 1079. L’attuale sistemazione interna risale agli inizi del XVIII secolo, con una decorazione a stucchi barocca. Della metà del ‘400 è la tomba in pietra, del barone Giulio Gallotti (1449). Eleganti nelle forme architettoniche la cappella del Sacramento, edificata nel 1627 e la balaustra del presbiterio, al di sopra del quale è la cattedra. L’apparato pittorico dell’aula si compone di affreschi settecenteschi nel triconco del presbiterio (Paradiso ed Evangelisti), del soffitto a “guazzo” della navata, con l’Assunzione di Maria, opera del De Pirro di Lagonegro (1655) e di alcune tele, tra le quali l’opera del Negroni, Madonna delle Grazie del 1555, nell’abside. Il pavimento del 1831 commissione del vescovo Nicola Maria Laudisio, accoglie lapidi sepolcrali del vescovo Giacomo Lancellotto di Tropea (1445), del nobile Nicola (1501) e di Giacinto Camillo Maradei di Laino (1705).